RESOCONTO: Veneto is Coming!!

Fiere, raduni e pizzate dove incontrarci insieme a giocare
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Stedda
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RESOCONTO: Veneto is Coming!!

Post by Stedda »

Ed eccoci qua a raccontarvi delle 3 mirabolanti giornate trascorse!!

1 GIORNO: 1 giugno
E' mattina e la sveglia è fissata presto per far finta di studiare, poi dritto al lavoro; ma la mente è già la al pomeriggio. Trascorsa la mattinata, alle 12:30 già iniziano i primi contatti!! <Allora cosa avete deciso passate per Sossano subito o venite a Padova??> loro: <No no, passiamo per l'albergo poi veniamo!!> al che faccio due conti Bologna Sossano - Sossano Padova aaa ok allora per le 15:30 saranno qua più o meno!! Ok altro tempo per dedicare a fingere di studiare!!
Alle 14:30 altro contatto <allora come siete messi ??> <Ma dobbiamo ancora mangiare??> <EEEEEEEE cosa... uff; ma avete raggiunto l'albergo??> <No ancora...> aggiorno i calcoli e la teiera per le 1600-1630 dovrebbero farcela.
Alle 16:00 altro contatto <allora dove siete??> <Siamo appena arrivati in albergo??> <Cosa????> (Cristo santo e per fortuna sono in macchina) <Va be allora ci troviamo in prato Thawty!!> <No no io parcheggio in stazione altri posti non ne conosco..> <Va bene>... Teiera ci troviamo sulle 18:00 a Palazzo Moroni...
E per fortuna che dovevano passare il pomeriggio qua a Padova!! Rielaboro tutto il tuor da fare di visite e passaggi alcolici obbligati.. :D
Alle 18:00 ci troviamo con la teiera e decidiamo di andare incontro ai quattro desperados che arrivavano da Bologna, verso la stazione ovviamente!!
18:15 altro contatto <siamo in stazione voi a che punto siete??> <Ma come in stazione noi stiamo parcheggiando vicino Prato della Valle!!!> (in accordo con il decreto legge la prossima riga sarà criptata) **********************************************************************************************************************
<Va bene, state fermi li che vi raggiungiamo e guai se vi muovete>. E fu così che dopo altri 20min di camminata per Padova, siamo riusciti a raggiungere la compagine. Ma la domanda fondamentale cosa cavolo avranno fatto per metterci tutto quel tempo dalle 12:30 alle 18:30 per arrivare da Bologna a Padova?? Spruuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuz

---Per la sera attendete---
Last edited by Stedda on 6 Jun 2011, 14:56, edited 3 times in total.
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Psyke
Povero martire
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Re: RESOCONTO: Veneto is Coming!!

Post by Psyke »

La virgola è uno dei segni di interpunzione più adoperati dalle tipografie. Essa appare graficamente come un punto fermo allungato verso la direzione in basso a sinistra. Il suo nome viene dal latino virgula,-ae, che significa "bastoncino, piccola verga": la denominazione rimanda chiaramente alla forma che essa possiede anche nei testi attuali. Essendo il più breve segno di pausa, essa corrisponde nella lettura ad un minutissimo intervallo della voce.

Nella lingua italiana, le norme per regolare l'uso della virgola sono piuttosto complesse ma possono essere riassunte in alcuni punti:
La virgola deve essere usata per dividere i singoli elementi paralleli di una lista o di un elenco: Per fare il pane occorrono: la farina, il lievito, l'acqua, un pizzico di sale.
La virgola è usata per separare la proposizione dipendente (o secondaria) dalla proposizione reggente da cui dipende (cioè la principale). Questo può avvenire in tre casi diversi:
Quando la secondaria precede la principale: Se fossi ricco, mi comprerei un'isola
Quando la secondaria segue la principale: Nel deserto vivono pochi animali, perché le condizioni ambientali sono proibitive
Quando la secondaria è inserita all'interno della principale (inciso): Il mio migliore amico, che è un grande tennista, ha vinto molti tornei
Ovviamente in questi casi è opportuno non usare la virgola quando la proposizione secondaria è strettamente connessa alla proposizione principale: Non devi guardare il sole se non vuoi ferirti la vista.
La virgola è usata per separare proposizioni tra di loro indipendenti: La bambina corre nel prato, vede un fiore, si ferma, lo guarda e poi lo coglie.
Viene usata anche dopo le espressioni Sì e No: Sì, sono stato io a chiamarti; No, non mi interessa.
Viene usata dopo le frasi introduttive: Visto che è tardi, me ne andrò a dormire; Se i miei calcoli non sono errati, dovresti farcela.
La virgola va usata anche dopo le interiezioni (Ehi, dico a te!), dopo le esortazioni (Ti prego, scrivimi ogni tanto) e dopo i vocativi (Andrea, ricordati le chiavi di casa!).
La virgola si usa anche per separare le frasi incidentali (Mario rispose, senza alcun dubbio, che era pronto per l'incarico) e le apposizioni (Giacomo Leopardi, famoso poeta italiano, è nato a Recanati).
TVTTB STEDDA!
rytzo
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Re: RESOCONTO: Veneto is Coming!!

Post by rytzo »

l'appoggio a stedda. lui ha consumato diversi tasti, se vuoi le virgole, compratele, baluba.
disu
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Re: RESOCONTO: Veneto is Coming!!

Post by disu »

Io ero assente mercoledì, ma la frase "dobbiamo andare a Prato della valle? Parcheggiamo in stazione!" non mi è nuova...come un deja-vu diciamo

Attendo fiducioso la seconda, terza e quint'ultima parte del resoconto. E prima o poi posterò anche qualcosa di mio :)
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Aren
Martire della prima notte
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Re: RESOCONTO: Veneto is Coming!!

Post by Aren »

Rotfl per Psyke, cmq presto avrete anche il mio resoconto
TinyBreeder
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Re: RESOCONTO: Veneto is Coming!!

Post by TinyBreeder »

io posso provarci, ma sarà un poema chilometrico :D
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Pai
Macellaio senza carne
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Re: RESOCONTO: Veneto is Coming!!

Post by Pai »

Ho dovuto fare una piccola magia per poter accedere al forum (è una lunga storia...), ma finalmente ecco qui il mio resoconto!

Il raduno per me comincia ufficialmente alle 4.30 del 1 giugno. Dopo varie peripezie, che comprendono viaggio in treno, in pullman e in aereo (dove aprendo la borsa per scattare le foto alle nuvole mi sono accorta di aver lasciato a casa la macchina fotografica, argh!), finalmente atterro a Bologna alle 9.30! Trovo ad accogliermi Thawti, che mi abbandona alla ricerca della macchinetta per pagare il parcheggio mentre lui se ne va tranquillamente in bagno. Ho dovuto girare a lungo prima di capire che quelle accipicchiolina di macchinette stavano dentro all'aeroporto e non vicino ai parcheggi! Quando finalmente Thawti rispunta all'orizzonte capisco che il fattore "bagno" non interessa soltanto Rytzo (più avanti scoprirò che interessa anche Mysteriis); finalmente ci mettiamo in macchina e partiamo per raggiungere Psyke. Purtroppo abbiamo impiegato più tempo del previsto perché QUALCUNO, nonostante l'ausilio del navigatore, è riuscito a sbagliare strada più volte. Psyke ci aveva detto di aspettarlo vicino a Porta Mazzini, una zona dove non si può parcheggiare, ma Thawti insiste nel volersi prendere un caffè e cominciamo a girare intorno al centro di Bologna finché finalmente riesco a convincerlo che i parcheggi effettivamente non ci sono. Ma Thawti ha la soluzione! Parcheggiare sulle strisce, davanti a un cantiere, sotto al cartello di "divieto di fermata". Lasciamo la macchina lì e ci incamminiamo verso un bar, dove il signor macaco si abbevera con un tè (voi vi starete chiedendo: non si doveva prendere un caffè? Sì, me lo sono chiesto anch'io), il primo di una lunga serie (credo che neanche la regina Elisabetta ne beva così tanti). Ci mettiamo ad entrare e uscire da Porta Mazzini, quando ecco che scorgo Psyke! Ci viene incontro (rischiando di essere investito da un motorino) e dopo le dovute presentazioni decide di portarci a vedere San Luca. Inutile dire che anche stavolta Thawti sbaglia strada e riesce anche a far sfrecciare la sua macchina in mezzo a un incrocio con il semaforo palesemente rosso (si giustificherà dicendo: "Non posso fare più cose contemporaneamente, non sono una donna! O guardo i semafori, o cerco di capire che strada devo fare!"). La macchina di Thawti non si ferma neanche davanti al cartello di "divieto d'accesso - accesso consentito solo alle persone autorizzate" presente sulla lunga salita limitata dai 666 portici (il numero lascia un po' a desiderare) che conduce alla chiesa. Arrivati quasi in cima, a causa di una macchina che veniva di fronte a noi, Thawti si "avvicina" un po' troppo al dirupo alla nostra destra, facendo pentire me e Psyke di non aver fatto la strada a piedi. Finalmente riusciamo a parcheggiare e a scendere dalla macchina (saremmo risaliti pochi minuti dopo per prendere la macchina fotografica di Thawti che avevamo dimenticato) e andiamo ad ammirare il panorama. Scattiamo qualche foto (ad una in particolare ho dato il nome di "Culetto dello Psyke senza testa", se ne volete una copia sono 10 euri) e Thawti si lascia andare ad un momento filosofico esclamando "Le cose cambiano a seconda della prospettiva!", cosa che tra l'altro abbiamo anche potuto verificare guardando la statua di Nettuno, ma di questo parlerò dopo. Entrati in chiesa Thawti e Psyke intraprendono una discussione sulla religione e dopo la dichiarazione di Psyke "Io sono ateo" avviene qualcosa di strano: credono di assistere a un miracolo vedendo una figura eterea che si muoveva fluttuando in cima all'altare! Psyke decide così di convertirsi, credendo di aver ricevuto un segno dal Signore. In realtà era solo una pia donna che puliva il tabernacolo, ma non ha importanza... Uscendo dalla chiesa Thawti si lamenta come sempre di avere sete e beve un litro d'acqua da un fontanella dicendo che è addirittura peggio di quella di Pescara che sa di acqua di mare. Torniamo in macchina e cominciamo la nostra discesa verso la stazione, dove da lì a breve sarebbe arrivata Aren. Parcheggiamo e ci mettiamo in cammino. Troviamo un negozio gestito da un ragazzo cinese e rimango particolarmente colpita dalla zona "frutta e verdura". C'era infatti uno strano frutto che non avevo mai visto! Fortunatamente Thawti aveva come sempre la soluzione! Mi dice che lui sa che cos'è! E'... zenzero! Poi ci ripensa e dice che forse è qualcosa il cui nome assomiglia a zafferano... lo zafferone (cos'è? Boh, lo sa solo lui...)! Purtroppo però ormai era diventato poco credibile e decide che sarebbe stato meglio chiedere al negoziante cosa fosse: patate africane. Enormi patate africane. Arriviamo in stazione, il treno di Aren non dovrebbe portare ritardo, ma nonostante questo restiamo ad aspettarla per una buona mezz'oretta (per passare il tempo Thawti si mette a comprare cibo ai mendicanti). Arrivata Aren usciamo dalla stazione e il nostro Cicerone ci fa strada verso il centro di Bologna per farci vedere almeno due dei famosi "misteri". Sulla strada incontriamo delle avvenenti fanciulle che ci offrono delle bottiglie di Coca Cola gratuite, ma noi rifiutiamo cortesemente. Però loro sono dappertutto, hanno ormai invaso Bologna, quindi le incontriamo di nuovo! Ed ecco che sulla testa di Thawti si accende una lampadina: "Eureka! Ho trovato qualcosa da portare a Ciurga!". Ebbene sì, ha preso la bottiglia di Coca Cola come dono per casa Soccol. L'abbiamo minacciato di raccontare tutto se avesse davvero fatto una cosa così squallida, ma lui ci ha assicurati che avrebbe comprato qualcos'altro una volta arrivati a Sossano. Proseguiamo il tragitto fino ad arrivare al primo mistero: sulla volta di un corridoio di portici si può leggere la scritta "canabis protectio"; bene, immagino che i bolognesi siano per la legalizzazione. Io e Thawti rimaniamo particolarmente delusi vedendo la classica Torre degli Asinelli: io mi aspettavo che fosse una torre sorretta da quattro asinelli in pietra, Thawti aveva addirittura immaginato degli asinelli alati (tipo quelli della Red Bull) e invece Psyke ci ha spiegato che Asinelli si riferisce al cognome di chi ha voluto che venisse costruita. Andiamo avanti fino ad arrivare a una piazza dove ci attendeva una chiesa in ristrutturazione e chiusa. Fortunatamente però abbiamo potuto ammirare il secondo mistero, quello che ho citato qualche rigo fa: la statua di Nettuno. L'imponente divinità è circondata da ninfe che spruzzano acqua dal luogo in cui di solito le mamme fanno uscire il latte... Psyke ci racconta che questa statua fu voluta da un Cardinale; lo scultore però aveva esagerato con le dimensione di una certa parte del corpo di Nettuno, quindi il committente gli chiese di diminuirne la grandezza; detto fatto; la parte fu rimpicciolita, ma per fare un dispetto al Cardinale lo scultore fece sì che il dito di Nettuno, visto dalla prospettiva della casa del Cardinale (cioè alle spalle del dio) sembrasse... come dire... qualcosa di molto, molto grosso che spuntava all'altezza dei fianchi. Decidiamo a questo punto di tornare alla macchina, anche perché stava cominciando a piovigginare. Rimaniamo sempre più colpiti dalla mancanza di senso dell'orientamento di Thawti. Arrivati alla macchina Thawti si rende conto che è stato punito dalla Coca Cola: infatti la busta rossa che serviva per portarla aveva perso colore per colpa della pioggia e le mani di Thawti ne avevano risentito. Comincia così il nostro viaggio in terra veneta. Passiamo attraverso tristi e grigi paesini che vengono puntualmente criticati da Thawti e ascoltiamo tutti i tipi di musica italiana che la radio ha da offrirci con la scusa di fare un favore a Psyke. Scopriamo anche che prima della partenza Aren aveva chiesto a Thawti una guida sportiva; è stata accontentata. L'unico inconveniente è stato che Aren non aveva calcolato l'effetto che la forza centrifuga avrebbe potuto avere sul mio corpicino. Risultato: sono stata sbalzata contro Aren e la mia testa è finita violentemente contro il suo petto... Per passare il tempo Thawti propone di giocare al gioco della chiave, ovvero a turno si deve nascondere una chiave immaginaria e gli altri, facendo delle domande a cui si può rispondere solo sì o no, devono indovinare dove è stata nascosta. Credete che Psyke abbia capito le regole del gioco? Beh, vi sbagliate. Quando ha scoperto che avevo nascosto la chiave nella sua bottiglia di Sangue di Giuda ha cominciato a farmi mille domande su come avessi fatto ad entrare nel cofano senza farmi vedere e ad aprire la bottiglia... Finalmente arriviamo a Sossano, ci fermiamo in un bar a pranzare con un gelato a metà pomeriggio, paghiamo un bicchiere d'acqua 60 centesimi, e andiamo ad aspettare l'apertura del supermercato. Thawti mantiene la sua promessa comprando delle patatine e altre schifezze, io compro un paio di bottiglie di spumante (di cui uno dolce sorbendomi le critiche di Aren) e andiamo in albergo. Arrivati all'ingresso ci rendiamo conto che la porta è chiusa e che ci sono delle fasce orarie stabilite per il check in. Non ci scoraggiamo e citofoniamo: ci risponde una voce addormentata che ci dice di aspettare. Dopo qualche minuto finalmente la porta si apre: un signore panciuto in canottiera slabbrata e con la parlata incomprensibile ci fa cenno di entrare. Farfuglia qualcosa, sparisce, ricompare, ci fa domande strane sulle camere che avevamo prenotato e ci invita a salire. Veniamo portati in camera, ci chiede i documenti, ci cambiamo e siamo finalmente pronti per andare a Padova, dove il povero Stedda ci stava aspettando ormai da qualche ora. Prima di partire Thawti impiega dieci minuti per spiegarci come si fa ad aprire e chiudere la porta "Per aprire dovete inserire la chiave e girare, per chiudere dovete semplicemente chiudere". Sembrava stesse parlando con suo figlio chiuso a chiave nel bagno... Il viaggio procede abbastanza tranquillo fino all'entrata in città: Thawti aveva più volte detto a Stedda che avrebbe parcheggiato vicino alla stazione, ma all'ultimo momento cambia idea e decide di andare direttamente a Prato della Valle. Io gli dico che forse sarebbe meglio avvertire Stedda di questo nostro cambio di programma, ma Thawti insiste dicendo che lo avvertiremo una volta arrivati a destinazione. L'idea mi sembra abbastanza stupida, e infatti dopo qualche minuto Stedda mi telefona dicendomi "Ciao, io e la Teiera vi stiamo aspettando in stazione!". Gli spiego quello che era successo e ci diamo appuntamento dentro alla fontana della piazza. Lungo il tragitto incontriamo un paio di cani definiti "ignoranti" da Aren e vicino alla piazza il naso di Thawti comincia a sanguinare. Troviamo parcheggio, finiamo contro un albero e Thawti pronuncia la frase che mai bisognerebbe pronunciare: "Peggio di così non potrebbe andare". Si sarebbe ricreduto qualche ora dopo. Ci incamminiamo verso la piazza (la seconda più grande in Europa dopo quella di Bordeaux, quella di Mosca è solo la terza) e aspettiamo che arrivino Stedda e la Teiera. Quando arrivano ci salutiamo e andiamo a fare un giro per la città. Lungo il tragitto ci fermiamo in tutti i bar e ristoranti messicani (dove Thawti vorrebbe giocarsi le papille gustative assaggiando il cibo più piccante che preparano) che incontriamo per bere bicchieri su bicchieri di spritz, usanza padovana. Ricevo una telefonata di Soccol che mi chiede dove sono, perché a quanto pare Aren non gli aveva detto che stavo con loro; ci mettiamo d'accordo per ucciderla il primo giorno della prima partita di Trusis: manterremo la promessa. Soccol ci dice anche che il signore dell'albergo gli aveva detto che non eravamo passati a lasciare le nostre cose (poi non so com'è andata a finire). Stedda ci porta a vedere la chiesa dove si sposerà (dove bisogna prenotare con almeno due anni di anticipo), l'orologio con i segni zodiacali senza quello della bilancia (perché non c'era stata equità tra il lavoro svolto e il pagamento), la chiesa che ci permetteva di passare dall'Italia al Vaticano con un semplice passo (e qui qualcuno stava organizzando un omicidio per poi fuggire in chiesa e vivere come il Gobbo di Notre Dame), l'arco dove venivano impiccate le persone, i segni nel muro per misurare la lunghezza della stoffa, edifici che hanno a che fare con l'Università, la tomba del fondatore della città Artenore (amico di Enea), il luogo di lavoro di Rytzo, la casa del tramezzino dove Rytzo è stato spennato durante la sua festa di laurea, i portici dove Stedda è stato denudato e bastonato durante la sua festa di laurea (insomma, meglio non laurearsi a Padova, finisce sempre male), luoghi legati a famosi sportivi e tanto altro. Arrivata l'ora di cena andiamo a mangiare in un pub chiamato "La Roccia" (in ricordo di Roccia che non è più venuto al raduno) e dopo torniamo di nuovo a bere spritz seduti in mezzo a una piazza insieme ad altri mille studenti. Aren propone di andare a rotolarci nel prato e ci dirigiamo verso l'albero Faio. Vengo buttata di forza nell'erba da Psyke e compriamo delle birre di contrabbando, che soltanto Thawti riuscirà ad aprire. L'alcool comincia probabilmente a fare effetto e questo ci porta a intraprendere discorsi filosofici sul "E' meglio bere finché non ci si distrugge il fegato e non poter bere mai più, o è meglio bere moderatamente e per sempre?". Sono venute fuori delle risposte davvero interessanti. I nostri discorsi però vengono interrotti perché i cari amici padovani non ci avevano avvertiti che all'1 di notte si sarebbe acceso il sistema di irrigazione automatico: siamo costretti a fuggire dal prato, alcuni di noi anche abbastanza fradici. Vi ricordate quando Thawti ha provato a sfidare la legge di Murphy? Bene, vedendo delle ragazze che si buttavano di loro spontanea volontà nella fontana, propongo a Thawti di buttare anche Stedda. Mai mai mai e dico mai mettersi contro a uno scout! L'impresa di Thawti non riesce e in compenso si ritrova con un ginocchio non funzionante che lo costringe a zoppicare per i successivi tre giorni. Stedda avrà modo di dimostrare le sue doti anche il giorno della partenza. Ormai si era fatto tardi e decidiamo di tornare a casa. Il viaggio è tranquillo, Aren e Psyke dormono, io non riesco a prendere sonno. Quando arriviamo in albergo sveglio dolcemente gli altri e usciamo dalla macchina. Ma, un momento: e Aren? Aren era rimasta seduta in macchina con lo sguardo perso nel vuoto, senza emettere alcun tipo di suono. Troppi spritz. All'intimazione di Thawti "Dai, scendi" Aren risponde "Vuoi che finga di stare bene?". Aspettiamo ancora un po' finché Aren si riprende e saliamo in albergo. Non ci eravamo dati un vero appuntamento per il giorno dopo, anche se nel pomeriggio Aren aveva detto che le sarebbe piaciuto andare a casa Soccol alle 9 e 30. Ma dato che saremmo andati a dormire alle 4 la cosa non sembrava più molto fattibile. Aren va in camera, io, Thawti e Psyke rimaniamo un po' a chiacchierare e decidiamo di farci trovare pronti il giorno dopo per le 11. Vado silenziosamente in camera mia cercando di non svegliare Aren, mi lavo, mi metto il pigiama e mi sdraio sul letto. Ahh, il letto: il materasso era formato da più strati di cartone. Bisognava obbligatoriamente posizionarsi al centro esatto del letto; ogni seppur piccolo movimento laterale avrebbe significato rotolare per terra. Chiudo gli occhi e spero che il mio corpo resti in quella posizione per tutta la notte.
Last edited by Pai on 6 Jun 2011, 17:48, edited 1 time in total.
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Pai
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Re: RESOCONTO: Veneto is Coming!!

Post by Pai »

Il giorno successivo vengo svegliata dalla vibrazione del cellulare alle 8 del mattino. Cerco di ignorarlo, ma dopo un quarto d'ora vibra di nuovo. Dopo dieci minuti vibra ancora. E poi ancora e ancora. Insomma, non riesco più a prendere sonno. Poco prima delle 9 bussano addirittura alla porta! Mi alzo e vado a vedere chi è che scoccia a quell'ora: Thawti. Gli chiedo cosa vuole e lui mi chiede perché non rispondevo ai messaggi. Non gli viene in mente che forse non gli rispondevo perché la mia sveglia era puntata alle 10.30 e non alle 8... Vabbè, ormai ero sveglia e gli chiedo di nuovo di cosa ha bisogno. Lui mi risponde che devo svegliare Aren perché voleva stare a casa Soccol alle 9 e 30. Io gli dico che non ho nessuna intenzione di svegliarla perché era andata a dormire tardi e si doveva riposare e che se avesse voluto davvero stare a casa Soccol per quell'ora avrebbe messo la sveglia. La discussione continua finché i miei vicini di stanza escono e sento che dicono di essere anche loro lì per Trusis: sono Tiny e il suo papà. Loro scendono e Thawti mi minaccia di entrare in camera per svegliare Aren se non l'avessi fatto io. Non mi lascio intimorire e continuo a ripetergli che non è giusto svegliarla. La discussione continua ancora per qualche minuto finché Aren viene svegliata probabilmente dalle nostre voci. Ovviamente ci dice che non aveva nessuna intenzione di essere a casa Soccol per le 9 e 30, dato che eravamo andati a dormire così tardi... Thawti allora comincia ad andarsene da solo, sarebbe tornato a prenderci più tardi. Aren si alza dal letto con il mal di testa e va a farsi la doccia. Quando finisce vado anche io e prima di asciugarmi i capelli chiamo Thawti dicendogli che siamo pronte. Erano le 10 e 30 passate, l'appuntamento con Psyke era alle 11. Thawti vorrebbe andare a svegliarlo, io gli dico che è inutile perché è sicuramente già sveglio; se invece non è ancora sveglio è meglio che dorma perché è stanco. Andiamo a bussare alla sua camera ma non risponde. Propongo di aspettarlo, ma Thawti insiste nel voler tornare a casa Soccol e dice che sarebbe tornato più tardi a prendere Psyke. Due minuti dopo (non eravamo neanche arrivati a destinazione) mi arriva un messaggio di Psyke che mi dice di essere pronto. Parcheggiamo e decidiamo di andare prima a salutare gli altri. La bella villetta con giardino era gremita di giocatori. Ci sono Frannie e Rytzo (la bella e la bestia), Ciurga e Soccol (i padroni di casa), Mysteriis e Jade (i cuginetti), Disu (il capo), Stedda (lo scout), Tiny e Carlo (il ragazzino iperattivo e suo padre): quanta bella gente! Lasciamo Aren e io e Thawti andiamo in albergo a prendere Psyke. Quando torniamo anche Psyke fa tutto il giro delle presentazioni e riempiamo i bicchieri per il primo brindisi! Andiamo a sederci in giardino (ci sono anche due gazebo portati da Mysteriis) e cominciamo a mangiucchiare qualcosa mentre Rytzo e Soccol discutono isolati sulle regole del gioco. Intanto Mysteriis (che indossava una maglietta sponsorizzata dalle pompe funebri) ci diletta con alcuni giochi di "magia" tirando fuori conigli (non è vero, non erano conigli) dalla sua tuba. Io vengo abbondantemente divorata dalle zanzare, e la premurosa Ciurga mi fornisce di quadratini appiccicosi alla citronella e di gel dopo puntura. Quando finalmente Rytzo e Soccol sono pronti ci vengono spiegate le regole e possiamo cominciare a giocare! Rytzo è il primo Master e ci distribuisce le carte: io e Psyke siamo i Trusis! Evvai! Il primo giorno uccidiamo Aren (per via di quella promessa tra me e Soccol), e Soccol si dichiara suocera chiamando gli speciali a sé; la prima notte proviamo ad uccidere lo Spazzino Tiny che viene protetto dal Parroco e Psyke viene sondato Trusis. Il secondo giorno muore, ma grazie al fattore "live" capiamo subito chi sono tutti gli speciali: Tiny Spazzino, Stedda Parroco, Frannie Becchino. La notte uccidiamo Stedda, ma Tiny mi spazza e il giorno dopo si decide di votarmi. A questo punto ci arrendiamo e ci rendiamo conto che c'è qualcosa che non va. I buoni conoscevano i cattivi e i cattivi conoscevano i buoni, solo grazie a qualche sguardo e qualche chiacchiera. Poco male, Tiny comincia a saltellare come un coniglietto pasquale sprizzando felicità da tutti i pori e io sono felice per lui! Intanto arrivano anche altri due giocatori, ovvero la Teiera e Kikka. Scopriamo che Akabob e consorte erano stati inseriti "per sbaglio" nella lista di Frannie e che alcuni amici di Stedda non sarebbero più venuti. Ormai eravamo tutti! Proviamo a fare un'altra partita, questa volta il Gamer era Soccol, io ero una semplice Umana e i Trusis vengono scoperti anche questa volta subito. Ciò che più mi ha lasciata perplessa in questa partita è stato l'essere palpata mentre avevamo tutti gli occhi chiusi: alla mia sinistra c'era Rytzo, alla mia destra Stedda, e dato che sono stata toccata a sinistra ho subito accusato Rytzo (alla fine però Stedda ha confessato). La terza partita la situazione non cambia: Mysteriis Gamer, io semplice Umana e vittoria dei buoni. Poveri Trusis, non hanno mai vinto! La cosa divertente della terza partita però è stata la complicità tra me e Soccol: io mi fingevo Macellaio, Soccol si fingeva un cattivo non meglio definito, e ci eravamo alleati per sconfiggere i buoni; il piano era di andare dal Becchino dichiarato Rytzo a dire entrambi di essere Spazzini; quando però Rytzo ha detto pubblicamente di avere due Spazzini, era chiaro che uno tra me e Soccol stesse mentendo: io sapevo di essere io, Soccol (anche lui era un Umano) sapeva di essere lui. Insomma, non vi sto a spiegare come si sono evolute le cose, fatto sta che alla fine io e Soccol abbiamo capito di essere entrambi umani, però abbiamo attirato l'attenzione dei cattivi; io sono stata sondata dall'Oracolo, Soccol è stato fatto esplodere dal Kamikaze. In un modo o nell'altro siamo riusciti nella nostra impresa! Durante le pause tra una partita e l'altra abbiamo mangiato (Tiny si drogava con i biscotti) e Rytzo ha supplicato più volte Ciurga di preparagli il cotechino, ma lei puntualmente si rifiutava. Abbiamo abbondantemente bevuto (io e Soccol l'abbiamo anche fatto di nascosto in cucina mentre gli altri ignari stavano in giardino), abbiamo assaggiato delle birre fatte in casa ed è stato fatto l'ANNUNCIO! L'eccitato Disu era tutto fiero di aver finalmente dei prodotti ufficiali di Trusis acquistabili su internet. Non ha perso tempo ed è anche andato a pubblicare la notizia sul sito. Intanto in giardino cominciavano i preparativi per giocare a Dixit: è un giochino di carte molto divertente, e io, modestamente, pur non avendo mai giocato, ho vinto! Ero in squadra con Thawti, ma lui vi potrà confermare che la vittoria è stata tutto merito mio... (ahaha). Intanto scopriamo che anche il fattore "bagno" di Mysteriis è molto importante, quasi da fare invidia a Rytzo. Abbiamo anche fatto qualche partita a frisbie e io ho rischiato di essere decapitata perché qualcuno (Xena probabilmente) ha tirato, non so per quale motivo visto che non stavo giocando, il frisbie nella mia direzione. Intanto dei bambini puffutelli giocavano a tennis e perdevano le loro palline (coraggiosamente recuperate dal nostro scount) nel giardino limitrofo. Verso le 9 di sera abbandoniamo casa Soccol perché avevamo prenotato la pizzeria per le 9 e 30. Tiny e suo padre purtroppo ripartono perché Tiny il giorno dopo doveva andare a scuola e a scuola guida per prendere il patentino. Noi invece torniamo in albergo e ci prepariamo per la serata. Apriamo la porta così come il buon Thawti ci ha insegnato, vediamo la tapparella abbassarsi (io pensavo che volessero chiuderci dentro per violentarci) perché forse qualcuno aveva premuto un interruttore sbagliato. Quando siamo tutti pronti saliamo in macchina, noi che abbiamo il navigatore andiamo avanti (ancora adesso mi sto chiedendo perché non abbiamo seguito Soccol che conosceva la strada) e percorriamo diversi chilometri. Andiamo a finire in un altro paese e ricevo la chiamata di Mysteriis che mi dice che loro (lui e Stedda, soprattutto Stedda suppongo) conoscono la strada, quindi dobbiamo fare retromarcia e seguire la loro macchina. Così facciamo. Torniamo a Sossano (a questo punto mi chiedo: ma non poteva dirlo prima Mysteriis che loro conoscevano la strada? Mah... questa cosa non me la spiego), finalmente ci riuniamo a Soccol e proseguiamo verso la pizzeria. In realtà chiamare quel posto pizzeria non è appropriato: è un castello enorme. Scendiamo dalle macchine, entriamo, e ci dicono di salire. Dopo vari piani di scale e di camminate lungo le mura del castello, finalmente raggiungiamo la sala che ci era stata assegnata. Prendiamo posto e un gentile signore con in mano penna e taccuino ci propone di cominciare con degli antipasti per poi passare ai primi. Rytzo, che si aspettava di dover mangiare la pizza, rimane alquanto sconvolto dalle parole di quell'uomo e gli dice di parlarne con Soccol. Soccol gli spiega che c'è stato un malinteso e che lui aveva prenotato per la pizzeria. Così siamo costretti ad alzarci e cambiare sala. Scendiamo, e andiamo in una sala riservata con le pareti adorne di elmi (Rytzo e Stedda sapevano vita morte e miracoli di ogni singolo elmo) e strane figure incorniciate da scritte in latino. Arriva una signora con un abbigliamento molto sadomaso a chiedere le ordinazioni e attendiamo ansiosi le nostre pizze. La serata trascorre in maniera piacevole tra chiacchiere leggere e altre più impegnate (tipo quelle di Stedda sui vari tipi di armi) e ricordi di vecchie partite di Trusis. Rytzo rimane colpito dalla scurrilità di Aren e si rende conto che una parola su quattro è una parolaccia (le dirà poi "Ma stai sempre con il c**** in bocca!"). Quando finiamo di cenare vediamo che sta per cominciare a piovere, paghiamo, beviamo un bicchiere di limoncello e torniamo a casa Soccol (tranne Stedda, la Teiera e Kikka che tornavano a Padova). Arrivati a destinazione siamo tutti stanchi e assonnati (tanto che Psyke si addormenta sulla poltrona) e per girare ancora di più il coltello della piaga Soccol continua a offrirci da bere ogni sorta di alcolico. Rytzo, ormai completamente sprofondato sul divano e col bicchiere appoggiato sulla panza, quasi per sfidare Aren su chi riuscisse ad essere più volgare, comincia a deliziarci con degli aneddoti (il più particolare quello della ragazza in spiaggia, che ovviamente non vi racconterò) in lingua veneta. Soccol apre tutte le finestre e comincia a sventolarsi dicendo di sentire troppo caldo (effetto dell'alcool? Non faceva poi così caldo). I miei occhi facevano fatica a restare aperti e ogni volta che stavamo sul punto di salutare succedeva sempre qualcosa che ci faceva rimandare la partenza (ad esempio Rytzo e Soccol si mettono a giocare a un gioco di dadi). Dopo svariati tentativi di fuga sotto le lenzuola, finalmente riusciamo a darci la buonanotte e a dirigerci in albergo. Ci saremmo incontrati con Ciurga e Soccol il giorno dopo prima della loro partenza per il mare.

Il terzo giorno decidiamo di trascorrerlo a Padova con Stedda e la Teiera. Ci svegliamo di buon ora, ci prepariamo e mettiamo le valigie in macchina. Io chiedo a Disu se può darmi un passaggio fino alla stazione di Milano e lui accetta. Sposta i gazebo di Mysteriis per far posto in macchina e andiamo a fare colazione in un bar vicino all'albergo. Poco dopo ci raggiungono Ciurga e Soccol per l'ultimo saluto e vanno via. Paghiamo, entriamo in macchina e partiamo per Padova. Durante il viaggio tentiamo di nuovo di fare il gioco della chiave e questa volta vengono fuori luoghi davvero assurdi: "L'hai nascosta nell'utero? Nelle mestruazioni? Nelle ovaie?". Ma la mia preferita, pronunciata da Psyke dopo che avevo detto a Thawti una complessa frase grammaticamente corretta rispettando tutti i tempi verbali (come è ovvio che sia), è stata: "Hai nascosto la chiave nella consecutio temporum?". Arrivati a Padova andiamo a parcheggiare vicino alla famosa stazione, però Thawti si accorge che i "suoi" parcheggi sono chiusi per dei lavori in corso, quindi siamo costretti ad andare a parcheggiare un po' più distanti. Troviamo un bel parcheggio limitato dalle strisce blu, lasciamo la macchina lì e andiamo a pagare. Purtroppo però la macchinetta non funziona; fortunatamente ce n'è un'altra poco distante con un bel pannello solare in testa! Mi chiedo cosa avesse questa di speciale per funzionare con un pannello solare. L'abbiamo scoperto subito: ci faceva pagare quasi il doppio. Ormai avevamo già stampato il ticket, quindi non potevamo aggiungere altri soldi. Spostiamo la macchina lì vicino e speriamo che nessuno venga a farci la multa. Andiamo vicino alla stazione dove incontriamo Disu, Myst e Jade e la Teiera che ci aveva raggiunti in bicicletta. Ci incamminiamo verso il centro e Disu ha il coraggio di entrare in un negozio-centro fitness pedalando. Quando arriviamo incontriamo Stedda, Rytzo e Frannie e decidiamo di andare a mangiare il kebab. Torniamo a Prato della Valle, io faccio uno scherzone a Thawti bagnandolo con l'acqua di una fontanella (per fargli un dispetto, ma lui invece di prendersela mi dice "Sì, continua!" e mi rovina il divertimento) e arriviamo nel negozio. Io prendo una pizzetta, gli altri prendono dei kebab e usciamo (molto velocemente perché faceva un caldo assurdo vicino al forno) dirigendoci di nuovo verso l'albero Faio. Purtroppo però comincia a piovere e la terra ovviamente si bagna, ma la previdente Teiera aveva portato delle coperte per evitare di sporcarci. Disu si ferma a comprare delle ciliegie e le mette in una busta piena d'acqua che verrà poi appesa a un ramo dell'albero. La pioggia fortunatamente ci lascia presto in pace e possiamo sederci a mangiare in tranquillità. Tranquillità che svanisce poco dopo, quando comincia una guerra di palle di carta stagnola. Ricordate quando dicevo che non bisogna mai mettersi contro a uno scout? Bene, ne abbiamo avuta un'altra dimostrazione. Questa volta non è stato solo Thawti, ma anche gli altri uomini (compreso il gigante Rytzo) a cercare di prendere Stedda per buttarlo nella fontana. Ogni tanto si sentivano le urla di Rytzo "Non ha cartilagine!". Stedda riusciva a divincolarsi in tutti i modi ed è stato impossibile riuscire a prenderlo! Alla fine si sono arresi e l'hanno lasciato in pace. Stedda ne ha approfittato così per prendere in braccio e capovolgere noi femminucce. Abbiamo anche provato a fare qualche acrobazia particolare ma non ci siamo riusciti. Dopo i maschietti si sono messi a giocare a un gioco di forza ed equilibrio (da quanto ho capito): con i piedi ben piantati per terra, spingendosi a vicenda mano contro mano, dovevano far perdere all'altro l'equilibrio. Disu per farlo si è tolto le scarpe e le sue calze bianche portano ancora i segni delle ciliegie spiaccicate sotto ai suoi piedi. Ormai si era fatto tardi ed era ora di tornare in stazione dove Aren e Psyke avrebbero dovuto prendere il treno. Camminiamo abbastanza velocemente, torniamo alla macchina (dove fortunatamente non c'erano multe) e prendiamo le loro valigie. Io aspetto che Thawti stampi l'altro ticket, gli altri intanto cominciano ad andare in stazione. Fortunatamente il treno faceva ritardo, quindi potevamo prendercela un po' più comoda. Io e Thawti cerchiamo di raggiungere la stazione, ma nel farlo sbagliamo strada e finiamo in un vicolo malfamato dove un ragazzo di colore in bicicletta ci chiede se "vogliamo compare". Thawti gli risponde di no e io mi metto a ridere dicendogli: "Ma non aveva niente da vendere! Cosa dovevamo comprare?". Thawti mi guarda come se avessi fatto la domanda più stupida del mondo e mi risponde: "Secondo te?". Tuttora non riesco a darmi una risposta definitiva. Raggiungiamo la stazione, cerchiamo il giusto binario e incontriamo di nuovo gli altri. Il treno arriva poco dopo (facendo meno ritardo del previsto), salutiamo Aren e Psyke e andiamo a prenderci un caffè al bar. Intanto va via anche la Teiera. Io, Jade, Disu e Rytzo approfittiamo del bar per andare in bagno (bagno dall'odore sgradevole e con la luce che si spegneva nel bel mezzo dello svuotamento della vescica senza possibilità di riaccenderla). Quando usciamo troviamo un poliziotto e due tizi in mimetica che stanno chiedendo i documenti ai nostri compagni. Dopo aver passato in rassegna quasi tutti e aver segnato tutti i dati su una tabella, vanno via. Ormai si era fatto tardi anche per noi, salutiamo gli altri e raggiungiamo la macchina. Stavolta io vado in macchina con Disu, Mysteriis e Jade che come accennato prima mi avevano gentilmente offerto un passaggio a Milano. Durante il viaggio io e Jade chiacchieriamo di dolci, Disu ci parla ma noi riusciamo a captare solo poche delle parole che ci vengono rivolte, Mysteriis è impegnato ad alternare momenti di sonno a momenti di chiamate al cellulare. La guida di Disu, decisamente molto meno sportiva di quella di Thawti, ci porta a Milano senza alcun intoppo. Entrati in città riusciamo anche a trovare un parcheggio gratuito vicino alla stazione. Scendiamo e raggiungiamo il binario. Io dovevo fare un cambio di biglietto perché avevo perso il treno precedente e Disu mi accompagna in biglietteria. Spaventati dalla fila che ci attende, decidiamo di provare a usare le macchinette: perfetto, il cambio si può fare anche da lì (tra l'altro poi scopriamo che le stesse macchinette stavano anche vicino ai binari e avremmo potuto evitare di camminare in lungo e in largo per la stazione)! Raggiungiamo Mysteriis e Jade, ci salutiamo e salgo in treno, che sarebbe poi partito con quaranta minuti di ritardo per il ritardo che faceva un treno proveniente da Zurigo. Il resto è storia.

Ci tengo a ringraziare tutti per questi splendidi giorni, ci siamo proprio divertiti! Ho conosciuto tante altre persone fantastiche oltre a quelle che avevo già avuto il piacere di conoscere a Pescara. Spero di rivedervi presto! E un GRAZIE enorme va a Disu che mi ha portata a Milano (e agli altri passeggeri che non hanno opposto resistenza eheh).
Last edited by Pai on 7 Jun 2011, 11:32, edited 1 time in total.
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TinyBreeder
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Re: RESOCONTO: Veneto is Coming!!

Post by TinyBreeder »

io ci tengo solo a raccontare la terza partita:

ruolo: spazzino, per la seconda volta,la prima ho sondato due trusi in due notti :D
rytzo si dichiara immediatamente becchino, non viene contraddetto, comica scena in cui noi, tutti in fila, andiamo a dichiararci, alla fine il risultato è 2 spazzini, 2 parroci, 2 suocere, 1 paladino (non si sa se nero o bianco), 6 umani (su 4, abbiamo barato per mettere il kami), fantastico, le espressioni di rytzo non possono essere descritte xD
decidiamo quindi di uccidere uno a caso degli speciali doppi, io, per paura di essere ucciso (cosa poco piacevole) dico timidamente che è meglio uccidere una delle due suocere e trovo un po' di seguito, rytzo dichiara che al massimo le uccidiamo tutte e due.
la vittima è la Ciurga, scelta da rytzo, indovinate perché? esatto, cotechino è la parola magica xD
ciurga muore e il rytzo-becchino ci dice che è trusis :shock:
durante la notte i trusi urlano all'oracolo di sondare, come già detto, paiuzza umana e al kami (disu, dichiarato umano) di schiantarsi su soccol, altro umano, il giorno dopo i morti sono il kami e la sua vittima, mentre il parroco ha protetto, decidiamo quindi di andare su uno dei due parroci, precisamente quello a cui era stato ordinato di proteggere rytzo: aren, alla fine della giornata gli umani hanno vinto xD
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disu
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Re: RESOCONTO: Veneto is Coming!!

Post by disu »

Maledetta Pai...un po di divisione paragrafi no? :D

Comunque Aren mi ha chiesto di poter postare il suo resoconto su un file esterno in quanto lungherrimo...e sia. Prepariamoci al peggio :twisted:
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