@Aren
La questione è più complessa e io di questo non so praticamente nulla (rimedierò sicuramente), ma a quanto ho capito la maggioranza degli animali non ha coscienza di sé nel senso che non si rende conto di stare vivendo. Lo dà per scontato. Ad esempio, mettendoli davanti ad uno specchio, solo delfini, scimmie e umani riconoscono la propria immagine e capiscono di essere loro... ripeto che parlo per cose riferitemi e non ne sono sicuro, se qualcuno è più informato e passa di qua è pregato di confermare/smentire.
Condizioni di vita degli animali;
Re: Condizioni di vita degli animali;
Gapi, ho capito che tu non sei vegetariano perchè trattano male gli animali, però ti lamenti, no? Ti lamenti di come vengono trattati, ma non fai nulla di concreto per cambiare la situazione. Poi puoi parlarne quanto vuoi, sperare di fare un lavaggio del cervello ai "macellatori", ma se non dai il buon esempio cosa speri di ottenere? Io ti auguro di riuscirci naturalmente, ma sono sicura che la gente resterà sempre della sua opinione, per convinzione, per orgoglio, per quello che vuoi, ma è molto difficile che le cose cambino. Se fosse così semplice convincere qualcuno a cambiare idea su una cosa "brutta" in cui crede, il mondo sarebbe troppo perfetto.
Per quanto riguarda gli Africani che muoiono di fame, io ho semplicemente detto che secondo me sono più importanti degli animali che vengono macellati, non ho mai detto di essere una paladina della giustizia che abbandonerebbe tutto per andare in Africa a salvare quella gente. E' che mi sembra ridicolo pensare alle torture sugli animali e non a quelle sulle persone, tutto qui. Se proprio vuoi diffondere un tuo "credo", fallo per aiutare delle vite umane. Per quanto mi riguarda non mi vedrai mai andare in giro a scrivere Peace&Love sui muri, nè mi vedrai mai andare a vivere in una tenda in Mozambico. E non mi vedrai mai fare campagne di lotta contro la fame nel mondo, perchè so che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, e so che potrei spendere migliaia di parole sull'Africa, ma non rinuncerei mai a tutti i comfort e privilegi che ho.
Per quanto riguarda gli Africani che muoiono di fame, io ho semplicemente detto che secondo me sono più importanti degli animali che vengono macellati, non ho mai detto di essere una paladina della giustizia che abbandonerebbe tutto per andare in Africa a salvare quella gente. E' che mi sembra ridicolo pensare alle torture sugli animali e non a quelle sulle persone, tutto qui. Se proprio vuoi diffondere un tuo "credo", fallo per aiutare delle vite umane. Per quanto mi riguarda non mi vedrai mai andare in giro a scrivere Peace&Love sui muri, nè mi vedrai mai andare a vivere in una tenda in Mozambico. E non mi vedrai mai fare campagne di lotta contro la fame nel mondo, perchè so che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, e so che potrei spendere migliaia di parole sull'Africa, ma non rinuncerei mai a tutti i comfort e privilegi che ho.
Re: Condizioni di vita degli animali;
tutti i gatti che ho avuto quando si vedevano allo specchio (da cuccioli poi crescendo basta)Gapi wrote:. Ad esempio, mettendoli davanti ad uno specchio, solo delfini, scimmie e umani riconoscono la propria immagine e capiscono di essere loro... .
soffiavano all'immagine che vedevano riflessa.
Re: Condizioni di vita degli animali;
no, però risolvi il problema della fame nel mondoPai wrote:In ogni caso, Gapi... siamo tutti bravi a lamentarci, ma di concreto non facciamo mai nulla. Se smetti di mangiare la carne non risolvi il problema delle torture sugli animali.
Re: Condizioni di vita degli animali;
Frequentando un Tecnico Agrario posso garantire che alcune dei trattamenti riservati ai bovini e quant'altro sono di prassi in vari tipi di aziende. La decornificazione per esempio, benché se fatta in maniera corretta non comporta una sofferenza all'animale (o almeno, questo è quanto ci insegnano).
Gli articoli sono veramente toccanti, nonostante fossi già a conoscenza dei trattamenti crudeli che questi animali subiscono. I nostri professori hanno scelto, di loro iniziativa, di informarci a riguardo. Nelle scuole non insegnano a maltrattare gli animali, ma la motivazione è "Una animale è una macchina per produrre. Deve essere trattato bene perché altrimenti non produce".
Devo dire che quelli riportati negli articoli credo siano casi limite, e che determinate aziende andrebbero condannate non solo per il modo con cui trattano gli animali ma anche i loro dipendenti e i contadini. A riguardo consiglio di vedere un film, Food Inc, che permette di farsi un idea abbastanza completa.
Le piccole aziende, almeno quelle che ho avuto l'occasione di vedere, non agiscono nello stesso modo di quelle grandi. Non ci sono dubbi sul fatto che un animale costretto in una stalla o gabbia soffra, ma bisogna vedere a che livello.
In ogni caso, specifico che dal punto di vista della coscienza, uccidere una mosca o tagliare un albero dovrebbe avere lo stesso significato dato che gli insetti hanno un sistema nervoso che non è in grado di fargli provare dolore. Ciò non toglie che entrambi siano comunque esseri viventi, ma schiacciare una zanzara non rappresenta un gran problema per il semplice fatto che, come già detto sopra, non è simile a noi. C'è chi non si fa scrupoli ad uccidere un topo ma non farebbe lo stesso ad un cane, c'è chi se ne infischia del cane ma non ucciderebbe un uomo, c'è chi se ne frega anche dell'uomo.
Per ribellarsi alle grandi aziende (che, palesemente, si muovono solo per soldi) sarebbe bene consumare carne locale derivante da piccoli allevamenti, che magari non lasciano i bovini a pascolare per i campi ma senza dubbio li trattano con molta più "umanità". Se poi si decide di non consumare carne perché non piace, o perché ci sembra disumano, quella è ovviamente una scelta personale che rispetto.
Gli articoli sono veramente toccanti, nonostante fossi già a conoscenza dei trattamenti crudeli che questi animali subiscono. I nostri professori hanno scelto, di loro iniziativa, di informarci a riguardo. Nelle scuole non insegnano a maltrattare gli animali, ma la motivazione è "Una animale è una macchina per produrre. Deve essere trattato bene perché altrimenti non produce".
Devo dire che quelli riportati negli articoli credo siano casi limite, e che determinate aziende andrebbero condannate non solo per il modo con cui trattano gli animali ma anche i loro dipendenti e i contadini. A riguardo consiglio di vedere un film, Food Inc, che permette di farsi un idea abbastanza completa.
Le piccole aziende, almeno quelle che ho avuto l'occasione di vedere, non agiscono nello stesso modo di quelle grandi. Non ci sono dubbi sul fatto che un animale costretto in una stalla o gabbia soffra, ma bisogna vedere a che livello.
In ogni caso, specifico che dal punto di vista della coscienza, uccidere una mosca o tagliare un albero dovrebbe avere lo stesso significato dato che gli insetti hanno un sistema nervoso che non è in grado di fargli provare dolore. Ciò non toglie che entrambi siano comunque esseri viventi, ma schiacciare una zanzara non rappresenta un gran problema per il semplice fatto che, come già detto sopra, non è simile a noi. C'è chi non si fa scrupoli ad uccidere un topo ma non farebbe lo stesso ad un cane, c'è chi se ne infischia del cane ma non ucciderebbe un uomo, c'è chi se ne frega anche dell'uomo.
Per ribellarsi alle grandi aziende (che, palesemente, si muovono solo per soldi) sarebbe bene consumare carne locale derivante da piccoli allevamenti, che magari non lasciano i bovini a pascolare per i campi ma senza dubbio li trattano con molta più "umanità". Se poi si decide di non consumare carne perché non piace, o perché ci sembra disumano, quella è ovviamente una scelta personale che rispetto.